27 Maggio 2015 - Digital
Strategie di comunicazione: Whatsapp prossima frontiera?
Fa le faccine, ti chiama più o meno 100 volte al giorno con lo stesso tono e con lo stesso identico entusiasmo: no, non stiamo parlando di una persona fisica, ma del servizio di messaggistica istantaea WhatsApp. Di proprietà di Facebook, quest’applicazione la conoscono più o meno tutti e i download sono in crescita costante.
È molto utile, si scambiano comunicazioni utili e meno utili, c’è la possibilità di condividere con un contatto immagini, video e quant’altro, si possono creare dei gruppi per comunicare nello stesso momento e con più persone e nell’ultimo periodo è stata anche introdotta la possibilità di effettuare chiamate.
Insomma, WhatsApp è alla portata di tutti e tutti lo vogliono.
Cosa succede quando il suo utilizzo diventa "eccessivo"?
Uno studio della Penn State Harrisburg University ha pubblicato un articolo su Social Science Journal dopo aver intervistato un campione di studenti poco più che ventenni. La domanda posta aveva lo scopo di indagare l’utilizzo delle piattaforme di Social Chat; i risultati hanno rivelato che il 70% dei ragazzi intervistati manda e riceve messaggi almeno 100 volte durante la giornata e controlla il telefono almeno 16 volte al giorno.
Il questionario ha inoltre dimostrato che:
- Il 90% manda e riceve messaggi durante i pasti.
- L’80% lo fa mentre si trova in bagno.
- Il 70% al cinema
- E il 75% a lavoro.
Ma quello che desta più preoccupazione sono le percentuali più basse, che anche in via minore sono comunque degne di essere prese in considerazione:
- Il 7% lo fa durante gli atti sessuali
- Il 20% durante una funzione religiosa
- Il 10% ad un funerale
Cosa sta succedendo nel mondo?
La facilità con la quale si comunica sta prendendo il sopravvento? Sicuramente come in tutte le situazioni ci sono differenti facce della stessa medaglia, bisognerebbe trovare il giusto equilibrio. La tecnologia aiuta e semplifica il vivere quotidiano, è vero, ma è importante saperne riconoscere anche limiti, perché esistono.
Marketing e social chat
Conosciamo molto bene quanto il successo dei social network stia diventando sempre più fondamentale per strategie di marketing efficaci e di successo, ma cosa davvero sorprendente è che anche le social chat apps stanno cambiando il modo di mettere in atto tali strategie.
Le ultime statistiche in fatto di digital e social media rilevano che ai primi 6 posti dei social più utilizzati, 4 posizioni siano occupate da servizi di messaggistica come WhatsApp e Facebook messenger rispettivamente con 600 e 500 milioni di utenti attivi a livello mondiale.
In Italia addirittura il dato cambia e WhatsApp supera del 25% Facebook.
Case History su Whatsapp
L’evoluzione sta proprio nella facilità con cui quotidianamente possiamo entrare in contatto e comunicare con chiunque, in qualsiasi momento e in tutte le situazioni. Alcune aziende hanno già percepito il valore aggiunto che i nuovi servizi di messaggistica istantanea stanno creando.
Due esempi significativi di campagne marketing su WhatsApp:
L’Absolut, azienda conosciuta per il commercio di Vodka, in occasione della produzione di 4 milioni di un’edizione limitata di bottiglie ha pensato bene invitare il pubblico argentino ad un party esclusivo, come partecipare? Convincere attraverso WhatsApp il buttafuori del locale ad avere un biglietto di ingresso. Gli utenti si sono sbizzarriti con la condivisione di canzoni, foto, video e poesie e in questo modo l’azienda ha acquisito più di 500 contatti.
Un altro esempio interessante è l’iniziativa di un’azienda che produce cioccolato, la Klik. Dal sito l’azienda ha invitato i suoi utenti ad aggiungerli su un gruppo su WhatsApp stimolando la condivisione di foto degli utenti con facce deluse quando il cioccolato finisce. L’azienda in pochissimo tempo ha acquisito 2000 utenti e il 91% del pubblico ha portato a termine le missioni richieste.
E questi sono solo due esempi sono del 2014. Una delle campagne recenti più interessanti riguarda invece Socionautas (Spanish Association of Business and Social Users), che per arrivare al suo target più giovane ha investito brillantemente in un concept basic, ma efficace: “Think before you share“. E ovviamente la piattaforma di riferimento è stata WhatsApp.
Ci troviamo dunque di fronte ad un ulteriore cambiamento di prospettive e nuovi modi di fare comunicazione dove si continua a manifestare l’interesse per l’utente, come si muove, cosa fa, cosa gli piace e soprattutto con quali strumenti comunica.
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